E’ stato come sempre un salone della moto incoraggiante dal punto di vista emotivo, è riuscito a dare quella forza propulsiva per sperare in un 2015 migliore dal punto di vista delle vendite e non parlo solo delle moto ma di tutto il comparto, compreso l’abbigliamento e gli accessori. Milano ci ha accolto con le prime piogge invernali, almeno 48 ore di acqua intensa che ha fatto anche temere l’esondazione del Seveso e speriamo che nelle prossime ore il meteo possa essere più clemente. Soprattutto perchè Eicma 2014 (1oo anni fa esatti la prima edizione, interrotta solo dal buio del ventennio fascista) propone un’intensa area esterna con programmi che da giovedì 6 a domenica 9 novembre andranno dalle prove dinamiche dei veicoli alle gare nazionali e internazionali previste nel weekend. Sarebbe un peccato quindi se il pubblico dovesse soffrire questa condizione di pioggia. Anche se i veri motociclisti se ne fregano e vivono la loro passione pure sotto la neve!
Dal punto di vista delle novità a Rho Fiera abbiamo potuto godere di ogni tipo di proposta, si spazia dalle sportive al turismo, dal fuoristrada agli scooter. Tutto mostrato in stand meno scintillanti scenograficamente (si cerca comunque di rincorrere i costi di allestimento) e quindi con pochi fronzoli e tanta sostanza. Tutti i siti di settore saranno già da ore online con foto, caratteristiche tecniche e magari anche i prezzi, io mi limito a commentare quello che ho visto e che ho avvertito emotivamente scambiando chiacchiere con addetti stampa e direttori commerciali. La sensazione è che le case propongano modelli per ogni esigenza però in certi casi in molti tendono a collocare l’asticella verso l’alto, con contenuti tecnici elevatissimi ma che per il momento al mercato italiano non servono. E’ il caso delle sportive Yamaha R1, Aprilia RSV4 RR, Ducati 1299 Panigale, MV Agusta F4RR, Suzuki GSX1000R, Honda CBR1000RR edizione Mark Marquez o addirittura la Kawasaki H2 sulla quale voglio sperare che i pezzi previsti da vendere non siano esagerati. Sia chiaro, moto fantastiche, evolute e probabilmente dalle alte performance, ma che sono state presentate in Italia solo perchè il salone di Milano da quest’anno ha ancor di più una caratura mondiale e non certo per sperare nella risposta massiccia del nostro mercato. Soprattutto perchè per come sono queste moto si offrono per lo più all’utente pistaiolo o ai piloti privati che svolgeranno nel 2015 i vari trofei nazionali e allora ben vengono 200 kg per 200 cavalli, anche perchè, e diciamocela tutta: dove si va con questi bolidi se non in pista?!
Contenuti e prezzi elevati anche le nude sportive che stanno per arrivare. Ci sarà la nuova Aprilia Tuono 1100, la Suzuki GSX-S1000, la BMW R1200R ed R1200RS, la MV Agusta Brutale 800 RR, la BMW F800R. Oppure le nuove granturismo concepite da BMW intorno al 4 cilindri e cioè la XR1000, la nuova Ducati Multistrada 1200, la Kawasaki Versys 1000, la KTM 1290 Adventure, la Kawasaki GTR 1400, tutte stupende ma che partiranno dai 14.000 euro e quindi destinate a pochi e facoltosi eletti. Moto più accessibili e fruibili ci sono sembrate la Triumph XC800, la Honda Crossrunner 800, la KTM 1050 Adventure, la nuovissima MV Agusta Stradale 800, la Yamaha MT09 Tracer, la Kawasaki Versy 650, la Ducati Scrambler 800 belle anche le Moto Guzzi Eldorado e Audace, peccato per questi nomi improponibili!
Tutto questo per segnalare una netta distinzione che si sta facendo volutamente o meno per creare utenti di serie A e di serie B, eliminando la fascia centrale di moto buone per utenti meno facoltosi e che fino a 10 anni fa erano il grosso del fatturato creato. Come se fossero stati un pò messi da parte, come se contassero poco, fatta eccezione per alcuni casi. Eppure ci vorrebbe poco…basterebbe proporre moto di basse cilindrate al massimo 500, con rivisitazioni di modelli del passato ma fatte con i materiali di oggi, più robusti e meno costosi. Creare insomma prodotti che al massimo debbano costare 4.000 euro e ridistribuire di nuovo quella sensazione di semplicità ed essenzialità che si viveva una volta. Noi queste moto le aspettiamo e nel frattempo vedremo cosa accadrà anche nel 2015.
Lello Vaccaro