I dati di vendita delle moto nuove continuano a registrare andamenti negativi, nel 2012 si è perso in Italia il 22% rispetto al 2011 ma il dato più impressionante è che dal 2008 a tutto il 2012 si sono perse nel nostro Paese ben 100.000 moto! Inimmaginabile ma piuttosto reale la ripercussione sul settore, che riguarda migliaia di concessionari e decine di migliaia di posti di lavoro. A questa drammatica situazione va aggiunto un altro fenomeno di cui praticamente nessuno parla e noi oggi lo denunciamo a gran voce. I continui segnali positivi che si registrano per le radiazioni di moto in Italia si traducono in un elemento sconfortante. Le moto eliminate dalla circolazione nel 2011 erano state 122.000, nel 2012 invece si sono perse 137.000 targhe e da inizio 2013 sono già 30.000. Parliamo di 280.000 pezzi che tra poco capiremo dove vanno a finire e non voglio nemmeno immaginare quante ancora ne spariranno fino a fine anno.
Questi veicoli stando ai numeri sopra elencati non vengono rimpiazzati con moto nuove e questo di per sè è già un disastro, ma da un inchiesta che STAR BIKERS ha portato avanti in questi mesi è venuto alla luce che le moto radiate finiscono in gran parte sul mercato tedesco!
Una flotta di compratori provenienti dalla stessa Germania ma soprattutto da Romania, Bulgaria, Polonia e addirittura Turchia, arriva in Italia con enormi tir e girano il Bel Paese scovando tutti i concessionari che nel frattempo, per riuscire a vendere il nuovo “grazie” anche alle pressioni delle case motociclistiche che spingono per gonfiare sempre di più le fette di mercato, si son dovuti riempire i negozi di permute oramai invendibili in Italia.
I compratori setacciano tutti i magazzini dei concessionari deprezzando le moto permutate a volte fino al 40% del valore sfruttando il metodo del pagamento cash. Le operazioni di cancellamento al PRA avvengono per numerosi pezzi messi insieme tramite le agenzie o chi è ben organizzato risparmia anche sulle commissioni di queste ultime e in appena 24 ore i tir ripartono pieni alla volta di destinazioni straniere.
Il più delle volte le moto arrivano direttamente in Germania dove ci sono già le richieste di modelli e addirittura di colori e le vendite assolutamente regolari, avvengono al valore reale delle moto, anzi spesso anche in sovrapprezzo visto il tenore ben più alto dei tedeschi rispetto all’Italia. In altri casi invece le moto raccolte in giro per la penisola si fermano in Lombardia dove hanno base compratori tedeschi più organizzati, che delegano la raccolta a utenti italiani. Questi vista la devastazione fatta negli ultimi anni sono costretti anche a contattare i privati, che pubblicano soprattutto online la vendita del proprio veicolo.
Ci tengo a sottolineare che tutta questa dinamica è assolutamente regolare e avviene con trasparenza da parte di compratori e venditori. Quello che è deludente e inaccettabile è che ancora una volta i tedeschi comprano la fame di noi italiani!
Lello Vaccaro