Un’annata da incorniciare questa per Tony Cairoli che a 32 anni nel Gran Premio di Olanda riesce in gara 2 a vincere il suo 9° titolo mondiale in MXGP dopo 2 anni di digiuno. Nel 2014 l’ultima vittoria dell’iride a bordo della KTM SX 350, poi il 7° posto nel 2015 sulla 450 e il 2° nel 2016 alle spalle del giovane talentuoso Tim Gajser (HONDA). Si chiude quindi un campionato combattutissimo con l’olandese Jeffrey Herlings (KTM) al cui va il merito di aver dato filo da torcere al Tonino nazionale nonostante l’infortunio alla mano di inizio anno, che di fatto ha inficiato sulle prime gare. Poi il 3 volte campione del mondo in MX2, che tra 2 giorni compirà 23 anni, ha risalito la china a metà stagione con prestazioni brillanti e splendide vittorie. Nulla ha potuto però contro la determinazione di Cairoli, che ha gestito al meglio le sue gare grazie a condotte esemplari per guida, resistenza e cinismo. Peccato per lo slovacco Gajser diventato un idolo qui in Italia, che pure ad inizio campionato aveva dato l’impressione con diverse vittorie di manche di poter far parte della lotta per la vittoria finale. Poi le cadute decisive in Lettonia e in Germania proprio dietro la pressione di Tony Cairoli, che di fatto ne hanno influenzato l’andamento della stagione. Il Campionato MXGP continuerà in Francia e Inghilterra dove si deciderà ancora per il secondo posto tra Herlings e il francese Gautier Paulin (HUSQVARNA), mentre discorso aperto nella MX2 dove la lotta è tra l’austriaco Pauls Jonass (KTM) e lo svizzero Jeremy Seewer (SUZUKI). Intanto ci godiamo questo 9° titolo di Tony Cairoli sperando che trovi spazio su tutti gli altri media nazionali, a patto che non siano troppo impegnati a trattare del calcio, sempre più vicino ad un TVgioco con la VAR!