Noi di STAR BIKERS avevamo già provato la nuova Suzuki GSX 1000 R durante un test in strada e anche in quell’occasione la prova ci era stata offerta dal dealer Lamberti Moto e Ricambi di Napoli. Questa volta invece prendiamo in esame la versione RR, con il nostro amico tester Antonio Nespoli che salirà a bordo di questo eccezionale modello tra i cordoli del circuito Gianni De Luca di Airola, che ancora una volta ci ospita con tanto affetto e cordialità. Si è già detto che la GSX1000RR apre una nuova era per le maxisportive di Hamamatsu, un’era fatta di intelligenza artificiale espressa ai massimi livelli e messa a disposizione dei 202 cavalli della nuova superbike giapponese. Un dato, quello dei 200 e passa cavalli, che ormai è nelle specifiche tecniche di tutte le moto sportive da 1.000 cc di ultima generazione ma Suzuki la propone offrendo una moto del tutto rivoluzionata, potente, reattiva e godibile in strada come in pista.
Della nuova GSX 1000 R si può parlare per ore grazie alle innumerevoli soluzioni tecniche adottate per il motore, di cui componenti interni sono stati interamente rivisti, alleggeriti per raggiungere le massime prestazioni. Suzuki ha dotato questo motore di una fasatura variabile di nuova concezione, che lavora sulle valvole riuscendo ad ottenere il massimo dall’erogazione a tutti i regimi di rotazione. C’è poi l’adozione di un nuovo sistema di scarico con il terminale che sulla versione da noi provata si pregia di uno splendido elemento Akrapovic. Una nuova piattaforma inerziale gestisce tutti i parametri della moto appena si inizia a ruotare la manopola del gas. La centralina IMU controlla anche la trazione su 10 livelli e in più rileva le mancanze di aderenza o gli angoli di piega accentuati intervenendo sulla risposta del gas, riducendola se serve. Ma sono tante altre le soluzioni tecniche adottate che vi rimandiamo al sito Suzuki per studiare a fondo tutte le caratteristiche di questa moto eccezionale.
Dopo i primi giri sul circuito Gianni De Luca, il nostro tester Antonio Nespoli prende le misure alla moto e si accorge da subito che la GSX1000RR è ancora una volta ospitale e comoda, agevolando il feeling con i comandi ma soprattutto facilita i movimenti a bordo. Una volta impostati i valori di guida con controllo di trazione adeguato alle condizioni climatiche e alla topologia del tracciato inseriamo la mappa aperta per godere sin da subito di tutta la potenza a disposizione. Si va alla scoperta delle reazioni in pista affrontando curve e tornanti con decisione ma senza strafare, non siamo in cerca della pole position, ma l’obbiettivo è divertirsi e mostrare la moto in tutti i suoi aspetti. La GSX1000RR è assolutamente compatta, minuta, con una carena studiata scrupolosamente in galleria del vento che mostra i suoi frutti mentre si è alla guida. E’ sbalorditiva la precisione con cui affronta le traiettorie in curva, anche a velocità sostenuta. Diventa un treno che segue i suoi binari senza una sbavatura grazie alle sospensioni anteriori Showa BFF, che al loro interno adottano diverse soluzioni per far lavorare al meglio il liquido in pressione. L’ottimizzazione del suo lavoro si avverte perché la moto affonda alla giusta velocità nelle staccate più potenti e si estende in modo progressivo e rapido quando il gas è di nuovo spalancato, ne guadagna il feeling con tutto l’anteriore.
Ma l’aspetto che abbiamo gradito di più è senza dubbio l’assoluto controllo della trazione. Anche passando da 1 all’altra delle 3 mappe disponibili, cambia solo la velocità della risposta dell’erogazione al comando gas, ma in ogni caso il posteriore è saldato a terra con precisione a patto che si sia fatto riscaldare a dovere le Battlax Racing Street di primo equipaggiamento. Bisogna solo aver fiducia di aprire il gas una volta impostati a dovere i livelli di controllo, il resto la GSX 1000 R lo fa da sé e chi la guida avverte forte la sensazione di essere a bordo di una quasi Motogp.
La Suzuki GSX1000RR è arrivata nei concessionari al prezzo di 18.990 mentre ne occorrono “solo” 16.950 per la versione base, ma il numero di modelli importati è molto esiguo quasi come si volesse dare a pochi eletti la possibilità di entrare in possesso di questo eccezionale veicolo da mondiale superbike!