Finalmente anche noi di STAR BIKERS riusciamo a salire in sella della Moto Guzzi MGX-21, l’ammiraglia della casa di Mandello che il dealer Dotoli M2 di Napoli è riuscito ad affidare nelle mani del nostro Giuseppe Irrera, grazie anche alla collaborazione dell’ingegner Raffaele Argenziano. La sigla X sta per eXperimental e il 21 della MGX è ispirata all’anno di nascita della Guzzi, ma anche alla misura della ruota anteriore, scelta rischiosa per una Bagger di queste dimensioni, che però una volta in marcia si è rivelata meno impegnativa di quanto ci aspettassimo. Non è una moto come le altre, ma un rarissimo esempio di show bike messa in produzione praticamente senza modifiche. Una specie di sfida, disegnata da Miguel Galluzzi nel centro stile del Gruppo Piaggio che si trova in California, per mostrare la capacità e la vitalità del marchio Moto Guzzi, un brand di grande fascino, forse più apprezzato all’estero che in casa.
Esteticamente la MGX-21 è una evoluzione Bagger della California 1.400, lunga e nera come una notte d’inverno. Dalla ruota anteriore semi lenticolare, al grande parabrezza a pipistrello, fino alle borse posteriori, la Guzzona è un’unica linea affusolata, raffinata ed aerodinamica, disegnata in prezioso carbonio. Qualche assemblaggio sarebbe da perfezionare, ma l’eleganza della MGX-21 non ammette rimproveri. Ha suscitato tanta sorpresa quando è stata presentata nel mondo al quale è indirizzata e cioè quello bagger americano e lo stesso Galluzzi in diverse interviste ha manifestato la sua soddisfazione nel vedere la sorpresa che la sua MGX-21 suscitava tra gli addetti ai lavori e poi tra il pubblico statunitense. Una volta in marcia, la grossa Guzzi certo non può diventare una gazzella, ma il bicilindrico a V da 1.380 cc ha muscoli e personalità da vendere, tutta Made in Italy, e con i suoi 96 Cv a 6.500 giri e la bellezza di 121 Nm già a 3.000 giri, riesce perfino a partire in quarta marcia. Piace da impazzire sia per la fluidità che per la schiena, si ruota il ride by wire e la risposta è immediata, fino a mostrare un buon allungo ai limiti della legge. L’impianto frenante è turistico ma deciso e le pedane alte addirittura inviterebbero alla piega, le sospensioni da passeggio però ci guidano alla calma, anche per gustarci lo scenario che ci circonda, Lago Patria.
L’elettronica di serie della Moto Guzzi MGX-21 è leggermente complicata, ma davvero completa: offre tre mappature (Pioggia, Turismo e Veloce), il controllo di trazione regolabile ed un buon ABS, oltre ad un centro multimediale con radio, ingresso USB, collegamento bluetooth e un ottimo impianto audio. Ultima chicca la predisposizione di serie alla app Moto Guzzi Multimedia Platform 2.0, che fa dialogare moto e smartphone, sul quale si apre un cruscotto virtuale, completamente personalizzabile con un numero quasi infinito di funzioni. Il prezzo di oltre 24.000 €. può sembrare alto, ma è addirittura competitivo in confronto al top di gamma della concorrenza diretta, rispetto alla quale il cliente porterà a casa una moto unica e già destinata a diventare un mito, l’ennesimo nella storia quasi centenaria della Moto Guzzi.