Non sono mai stato particolarmente tifoso di Valentino Rossi anche se ricordo benissimo i salti dalla sedia che mi ha fatto fare in più di 10 anni gare, non lo sono perchè la mia attitudine è sempre stata tifare per i piloti coraggiosi e non dotati di mezzi potenti e veloci come i primi. In pratica ho sempre tifato per quelli che stanno dietro e danno l’anima per togliere quel secondo rispetto a chi sta avanti. Faccio questa premessa per ribadire il concetto di “non intelligenza” (come l’ha chiamata lo stesso Rossi ieri nel dopo gara) del pilota spagnolo Bautista che per la seconda volta consecutiva ha cercato di mettere in difficoltà la gara di Rossi. Per fortuna le cose sono andate come DOVEVANO andare e cioè un buon quarto posto per Rossi dietro quei missili di Lorenzo, Pedrosa e Marquez e solo la ghiaia per Bautista. Per questo chiacchierando come si fa al bar ripropongo l’articolo di due settimane fa sull’accaduto al Mugello, in pista e nel dopo gara.
Una gara si sa, può finire in qualsiasi modo, anche se al Mugello è andata un pò come ci si aspettava e questo è il lato noioso della Motogp. Un grande Lorenzo che vince ancora al Mugello e credo proprio che anche a Barcellona andrà così, accendendo ancora di più la lotta per il titolo, che ormai è una cosa che riguarda lui e Pedrosa. Marquez dice che nel punto in cui è caduto dava meno gas di giri precedenti e c’è da credergli visto che a parlare è anche la telemetria, io continuo a dire che queste cavolo di gomme non sono assolutamente all’altezza della situazione e ad ogni gran premio prego che non succeda nulla di simile a ciò che accade in Malesia nel 2011. Anche nelle gomme c’è responsabilità di quel bastardo di incidente e amici io sto ancora aspettando che ci dicano perchè il Sic se n’è andato. Sono molto contento per il Dovi che fino a questo punto del campionato ha espresso il massimo del potenziale che il connubio con Ducati possa offrire e va bene così. Sono anche rattristato ovviamente dalla caduta dell’anno, quella che ha impedito ad un competitivo Rossi (almeno sul passo gara se la poteva giocare) di farci divertire assistendo ad una sperata rimonta dalla settima casella della griglia, che ci avrebbe quantomeno tenuti svegli durante l’ennesima gara soporifera. Insomma un weekend dove nulla mi ha sorpreso ma c’è stata una cosa che mi ha veramente fatto incazzare. Nel dopo gara tv di Mediaset arriva ai microfoni Bautista che si trova al cospetto di gente del calibro di Agostini, Cadalora e Cereghini. Non voglio nemmeno perdere tempo a raccontare cosa ci hanno regalato questi tre e invece che fastidio ha dato finora Bautista. Cereghini che di certo è quello che meno le manda a dire nel nostro ambiente gli chiede giustamente lumi sulla responsabilità dell’incidente con Valentino, visto che dalle immagini è chiaro che la Yamaha 46 avrebbe un ruolo del tutto passivo sull’accaduto. Non mi sarei mai aspettato tanta sfacciataggine e sfrontatezza da un pilota che finora ha dimostrato solo immaturità e ancora poco del talento che in Spagna gli affibbiano. Abbiamo visto tutti che era lungo ed è crepato su Rossi, che non poteva non aver visto. Non può venire a dire a quei tre Campioni italiani che “se qualcuno ha corso in moto sa che queste sono cose che succedono“. Una cosa è farfugliare e banalizzare su un evento opinabile e una cosa è non avere rispetto di tre dei più importanti piloti di moto che la storia italiana e soprattutto mondiale ha visto protagonisti. Mi dispiace davvero che Nico non abbia avuto la possibilità di replicare visto che il moderatore della diretta gli ha poi preso la parola continuando con altri argomenti.