Questa settimana per il nostro test dedicato alla splendida Suzuki Vstrom 1000 abbiamo scelto lo scenario flegreo con la sua storia e il suo fascino per costruire una cornice degna di una moto tanto apprezzata nelle sue versioni precedenti e che ora arriva al top per soluzioni tecniche e stilistiche. Grazie innanzitutto al dealer Lamberti La Moto (Via Nuova del Campo 25C Napoli), più di 45 anni di storia per un’azienda che ha dato tanto al motociclismo in Campania e che oggi ha una nuovissima sede di cui vi parleremo presto. Sì perchè ora bisogna elencare i pregi di questa Vstrom 1000 che zitta zitta si insedia nel segmento più importante in Italia in questo momento e di certo ha tutte le carte in tavola per dire la sua. Da Suzuki infatti secondo noi arriva questa bella risposta alle case europee e forse dal Giappone è l’unica vera outsider degna di nota per competere con chi negli ultimi anni sta invadendo i mercati di tutto il mondo. Iniziamo dal bicilindrico a V da 90° interamente rivisto rispetto all’ultima versione della Vstrom, che passa da 996 a 1.037 cc. Sono state riprogettate tutte le parti interne per migliorare il range di utilizzo della moto e parliamo di erogazione, elasticità, prestazioni e soprattutto consumi. La Vstrom 1000 è accreditata di circa 21 km con 1 litro guidando sul misto e non è male per una moto che ha 100 cv, 10kgm di coppia e pesa 228 kg con i liquidi. Tutta la tecnologia Suzuki è stata sfruttata per questa moto e citiamo l’SDTV il sistema di iniezione che migliora la nebulizzazione del carburante, il SET che comprende una valvola in più posta nel tubo di scarico che aiuta a regolare l’erogazione, l’ISC che regola automaticamente il minimo, poi c’è lo SCAS applicato alla frizione che assista il cambio e funge anche da antisaltellamento, l’efficace ABS progettato insieme a Bosch e infine l’inedito traction control per la prima volta equipaggiato su una moto Suzuki.
Suzuki lascia sulle sue moto ancora tanto al pilota, nel senso che le diavoleria elettroniche che tanto vanno di moda oggi, non trovano posto sulla Vstrom, soprattutto se parliamo di erogazione. Manca infatti la possibilità di variare le mappe di alimentazione e dopo tanti test assistiti è stato un piacere riscoprire sulla Vstrom ancora le proprie capacità e sensibilità al polso destro. E poi ci sono i mini controlli come ABS e il traction control che tra l’altro sono regolabili o escludibili, comodo anche per il leggero fuoristrada che tanto amiamo……Anche esteticamente nulla è stato lasciato al caso. Non dev’esser stato semplice disegnare linee e curve di una enduro stradale che deve competere per rapporto qualità/prezzo e deve provare ad imporsi in un mercato per altri ben consolidato, ma secondo noi in Suzuki hanno trovato le soluzioni migliori perchè a noi questa moto è piaciuta tanto esteticamente che tecnicamente, eccezion fatta per gli specchietti retrovesori, decisamente si può montare di meglio. La sospensione anteriore di base è un pò morbida, ma le regolazioni della Kayaba da 43 mm sono infinite e smanettando con il giravite ci si diverte a trovare il setup giusto considerando le esigenze di viaggio, stesso discorso anche per il mono posteriore. Formidabile anche l’impianto frenante composto da nuove pinze radiali Tokico su dischi anteriori da 310 e posteriore da 260. Anche telaio e forcellone sono stati riprogettati. Sono più leggeri ma più rigidi, migliorabile il disegno del secondo, sempre neo per Suzuki, compensano i cerchi a 10 razze da 19 e 17 pollici e un bel disegno dello scarico, più leggero di circa 5 kg e ora messo in una posizione che aiuta ad abbassare il baricentro della moto.
E’ la maneggevolezza quella che più ha colpito guidando la Suzuki Vstrom 1000. Salire a bordo e sentirsi a proprio agio è stata sempre una caratteristica delle tourer Suzuki ma questa Vstrom rompe qualsiasi schema e si propone addirittura per una guida sportiva, sognando dei passi di montagna magari durante un lungo viaggio con passeggero. L’anima sportiva insita in questo marchio ha dato il meglio di sè anche per la Vstrom e questo potrebbe far tornare in sella a una moto quei vecchi utenti passati dalle sportive agli scooteroni. Sì perchè guidare la Vstrom è un pò come tornare a casa e trovare tutte le comodità che ti sono mancate, avvii il motore e ti godi quello che meglio sai fare con una compagna che si offre per soli 12.500 euro, quasi la metà di blasoni più pesanti e molto meno intuitivi.