Piacevole chiacchierata oggi al RacingKart e Minimotodromo di Casaluce (CE) durante la seconda tappa del Campionato Italiano Minimoto e Minigp (di cui cronache vi racconteremo a breve) con i pluricampioni Alex Polita e Matteo Baiocco che sono entrati a far parte della famiglia della FMI diventando Tecnici Federali. Lello Vaccaro ha colto l’occasione per intervistarli per capire quali sono le linee guida e il lavoro che un tecnico federale deve svolgere con piloti così piccoli. La categoria SAV ad esempio (scuola avviamento velocità) si inizia a soli 8 anni.
Matteo Baiocco in che cosa consiste il lavoro di un tecnico federale?
M. Baiocco: “E’ un lavoro molto impegnativo, cerchiamo di seguire i piccoli piloti dal sabato durante le prove libere e le qualifiche. Insieme svolgiamo dei briefing, a volte sono loro stessi che ci chiedono pareri ma di norma siamo noi che osservandoli diamo delucidazioni per le traiettorie o posizioni da tenere in moto. Queste categorie sono propedeutiche a quello che andranno a fare e quindi in questa fase si lavora un pò più in generale, a meno che non ci sia qualche difetto grave da risolvere. Devo dire che in questa momento nel campionato minimoto e minigp il livello è molto buono e quindi il nostro lavoro è un pò più facile.
Alex Polita che effetto fa lavorare con dei bambini e quanto un pilota adulto si rivede in queste piccole leve?
A. Polita: Per certi versi non è semplice perchè quello che consigli o fai lo apprendono come spugne e quindi spesso sei intimorito nel parlare e nel consigliare. Poi è bello vederli mettere in pratica ciò che cerchiamo loro di indicare. Entrano in pista con tanta professionalità già così piccoli, è bellissimo e gratificante da vedere. Mi rivedo eccome in loro, sono esattamente come me quando ho iniziato, stamattina per esempio avevo la pelle d’oca quando sono entrati in pista.
Aspettando di vedervi in platee che vi competono e parlo ovviamente di competizioni mondiali, devo dire che anche nel CIV Superbike quest’anno vi state divertendo pur essendo rivali.
M. Baiocco: Sì in pista ognuno vuol fare meglio che può, noi ormai siamo sulla soglia dei 30 ma quando siamo dentro la rivalità sale, è sempre sana ed è giusto che sia così se no dobbiamo cambiare sport. Però devo dire che il fatto che ci vedano competere in pista e poi stare insieme in questo ruolo, un pò aiuti questi ragazzi, capiscono che ognuno deve fare il massimo però c’è sempre un limite a tutto e ci vuole anche tanto rispetto per gli avversari.
Il livello della Superbike è alto ma questo campionato è ancora in grado di lanciare piloti nel panorama internazionale? Ci manca in realtà qualcosa?
A. Polita: Credo che non ci manchi proprio niente perchè carta alla mano continuamente giriamo in tempi come le Evo se non meglio. Sicuramente negli altri campionati nazionali ci sono più piloti, noi invece siamo in 4-5 piloti che tengono il ritmo alto, non me ne vogliano gli altri che fanno più fatica. Il livello secondo me è uguale agli altri campionati nazionali ma lì il catino di piloti è un pò più vasto. Bisogna riflettere e valutare bene per metterci al pari anche noi.
Presto anche la clip tv di questa intervista.
Lello Vaccaro