La nuova Yamaha WR250F è stata presentata nell’autunno 2014 ed è arrivata anche ad Eicma dove abbiamo potuto toccare con mano un prodotto tanto atteso dagli appassionati di enduro. Poi è arrivata anche nei saloni dei concessionari ed è qui che ha fatto centro nei cuori di tutti.
Caratteristica principale l’adozione del motore con cilindro rovesciato e cioè aspirazione all’anteriore e scarico dietro, proprio come la 250 da cross, mentre in questi giorni arriva anche la sorella maggiore 450 con lo stesso equipaggiamento tecnico, altro modello che suscita grandissimo interesse. La soluzione del cilindro rovesciato ha permesso di realizzare dei condotti brevi e diritti che permettono una migliore aspirazione e una lineare erogazione a tutti i regimi di rotazione. Da qui l’airbox davanti al pilota, con il serbatoio del carburante sotto la sella, il tutto per centralizzare le masse e avvicinarsi alla migliore collocazione del baricentro. Questo si traduce in una guida brillante e reattiva già dai primi metri, con un’incredibile sensazione di feeling, che ha fatto migliorare persino la nostra guida, da neofita o comunque con poca esperienza. Complice anche il telaio ereditato dalla 250 da cross, interamente in alluminio, leggero e agile arricchito di differenti attacchi del motore che ha una diversa collocazione per adattarlo alla guida dell’enduro.
Appena ritirato la moto abbiamo lavorato un pò sull’assetto delle sospensioni, soprattutto sulla Kayaba da 48 mm che ha camere di aria e olio separate. Questa separazione riduce la formazione di bolle d’aria nei contraccolpi e assicura una funzione ammortizzante più stabile, e di conseguenza una migliore direzionalità dell’avantreno. Molti tester la ritengono eccessivamente morbida, ma a noi invece è sembrata piuttosto rigida all’anteriore e con l’aiuto dello staff di DS Racing di Napoli, siamo riusciti a intervenire sull’idraulica lasciando le molle di serie ma variando i passaggi lamellari dell’olio. Un lavoro di precisione per riuscire a trovare il giusto compromesso per la guida tra i paletti delle prove speciali, dove è richiesta una maggiore durezza sul veloce e i trasferimenti in montagna che richiedono tutta la scorrevolezza possibile di compressione e ritorno. Sul mono posteriore, che è più lungo di 4mm rispetto a quello del cross, è bastato variare di qualche click i parametri di alta e bassa e velocità e il precarico della molla per trovare più o meno la giusta trazione, almeno sul secco, visto che con il fango le cose vanno diversamente.
Il cambio è a 6 marce, rapporti brevi e innesti precisi, qualità essenziale visto che nella guida più rabbiosa è necessario agire spesso sulle marce per ottenere la coppia necessaria a uscire fuori dagli intoppi. Mappature automatiche poi sono state equipaggiate alla centralina, per gestire le partenze da caldo e da freddo, mentre come optional si potrà chiedere la Power Tuner, un modo incredibilmente rapido e facile per regolare il volume dell’iniezione elettronica e la fasatura d’accensione sulla nuova WR250F. Così si potrà scegliere una messa a punto accurata dell’erogazione ed effettuare tutte le regolazioni per adattarsi alle condizioni del percorso e al proprio stile di guida. Una moto davvero fantastica e reattiva…ci vorrebbe per noi solo un pò di allenamento in più…