Una gara strepitosa, di quelle vissute con il cuore in gola. L’ultimo appuntamento a Jerez era diventata la finale della vita per Alfonso Coppola, che doveva ricucire i 4 punti di svantaggio rispetto a Marc Garcia. In palio il primo titolo Mondiale della Supersport 300. Solo sesto in griglia ma con tanta concentrazione nella mente e nel polso, ha dato vita ad una gara che difficilmente dimenticheremo. I soliti trenini con 4-5 moto a seguirsi, sfiorarsi e anche toccarsi a 200 km/h con la testa piena di quell’incoscienza che a questa età ti fa andare così forte. Passa per alcuni giri anche in testa, ma nella 300 non è sempre un vantaggio quando mancano 3 giri. Le scie ti beffano ad ogni staccata e in un attimo puoi ritrovarti quinto. Ci ha messo tutto il cuore che poteva Foffy e alla fine nella volata ha chiuso terzo con Garcia quarto. Faceva i conti subito dopo la bandiera a scacchi e quando ha capito che aveva perso per solo 1 maledetto punto la disperazione dev’essere stata tanta. Poi l’analisi finale e la maturità e la consapevolezza di aver svolto una stagione quasi perfetta, ricca di soddisfazioni e di esperienza. E’ vice campione del mondo in una categoria nuova e senza storico, anche se ora una pagina importante l’ha scritta pure lui che viene da un posto lontano, ma forse più vicino di quanto si pensi dalla terra dei motori…la Campania.