Il ventinovenne toscano Matteo Antoni (Yamaha – Motoxracing) nella 600 ed il trentasettenne lombardo Fabio Villa (BMW – VECM Racing) nella 1000 sono i vincitori della Michelin Power Cup 2013.
L’ultima prova del trofeo monogomma del Bibendum, disputata all’autodromo del Mugello, non ha dunque provocato sconvolgimenti nelle classifiche, confermando le posizioni di vertice espresse dai primi quattro round. Ma anche sugli spettacolari saliscendi toscani non sono mancate le emozioni che hanno mantenuto il risultato finale in bilico fino all’ultimo metro. Le vittorie di tappa sono andate nella cilindrata inferiore ad un velocissimo e grintoso Giovanni Altomonte (Honda) mentre nella top class Villa ha preferito fugare ogni dubbio andando a cogliere un successo fortemente voluto che ha restituito alla platea quel “cannibale” già conosciuto nelle ultime stagioni.
Matteo Antoni, imbrigliato in una posizione di partenza decisamente arretrata, la nona, a causa della sua scarsa dimestichezza con la pioggia che ha flagellato la giornata di qualificazioni, ma indotta anche dalla necessità di non correre rischi, non si è fatto prendere dall’ansia; dopo una buona partenza, il toscano ha atteso che le posizioni in testa si cristallizzassero e poi, perfettamente guidato dal muretto dei box dallo staff del team di Sandro Carusi (e incoraggiato dall’ospite d’onore Gianluca Vizziello, portacolori Michelin ufficiale nella Superbike del CIV), ha condotto una gara finalizzata esclusivamente alla conquista del titolo, che puntualmente è arrivato. In realtà Antoni, lungo l’arco dei dieci giri, indipendentemente dal carosello delle posizioni, non ha mai perso, neppure virtualmente, la leadership in campionato che ha quindi saputo difendere con autorevolezza.
Come detto, Fabio Villa ha invece posto il suo sigillo alla competizione tornando su quel gradino più alto che aveva già occupato a Misano, nella prova d’apertura, con una gara altrettanto veloce e aggressiva. Il brianzolo, diventato papà da una settimana e quindi reduce da giornate molto impegnative, non solo emotivamente, ha ugualmente sofferto una vigilia tribolata che, anche per la volontaria rinuncia al secondo turno di qualificazioni, lo ha relegato all’undicesimo posto della griglia. Ma Fabietto, finalmente concentrato al massimo, è partito benissimo, si è subito installato nelle posizioni di testa e, proprio quando avrebbe potuto accontentarsi del piazzamento davanti a tutti i rivali per il titolo, ha invece sfoderato una grinta inusitata, lottando costantemente per il primo posto e concludendo il suo capolavoro con una splendida vittoria.
Le due gare della Michelin Power up hanno chiuso il programma della Coppa Italia FMI al Mugello e, contro la maggioranza delle previsioni meteo, si sono disputate sull’asfalto perfettamente asciutto e sotto i raggi del sole, tornato a far capolino dal tardo pomeriggio. Merito di un vento teso e fresco che ha scacciato le nubi quel tanto che basta, come ha dimostrato uno splendido arcobaleno che, al momento della partenza della 600, si è levato dalla zona della curva San Donato. Ma, insieme ai piloti, alle loro squadre ed allo staff organizzativo, come sempre coordinato da Daniele Alessandrini, l’altro grande protagonista del week end è stato lo pneumatico Michelin Power Cup, che in tutte le condizioni ha offerto eccezionali prestazioni. Sia nella 600 sia nella 1000 si è girato intorno al limite dei due minuti netti, una sorta di barriera – non solo psicologica – per il Mugello; ma gli pneumatici che hanno preso il nome dal trofeo hanno assistito i piloti fino all’ultimo, offrendo anzi il meglio nelle ultime tornate come dimostra l’impressionante serie di giri veloci fatti registrare proprio nelle battute conclusive.
La gara della 600 è stata ricchissima di emozioni; a dare spettacolo in testa sono stati il vincitore Altomonte, reduce da una qualifica stratosferica sul bagnato, e il giovane ravennate Lorenzo Favi (Yamaha); Favi ha guidato la corsa per sei giri, Altomonte per i restanti quattro (i primi e gli ultimi due) ma i due hanno duellato continuamente a strettissima distanza fino a che il più esperto lombardo, campione uscente della formula, con due tornate record consecutive ha fatto sentire all’avversario la sua grande voglia di vincere. Altomonte ha detto di aver pensato solo al campionato, che ha poi chiuso al secondo posto con appena due punti di distacco da Antoni, e di essere comunque soddisfatto: “Ho perso il campionato alla prima prova di Misano, per il resto della stagione le cose sono andate bene, grazie anche al lavoro della squadra”.
A sua volta Favi è stato costretto ad utilizzare un motore di scorta, in rigorosa configurazione stock, a causa di un guasto al propulsore più performante, ed ha quindi provato a sopperire alla mancanza di velocità di punta con la guida nel tratto misto; il romagnolo chiude la stagione al quarto posto. Alle spalle dei primi due, detto di Antoni, la bagarre è stata continua e spettacolare. Sul terzo gradino del podio è salito il casertano tester di STAR BIKERS Antonio Nespoli (in foto sopra e sotto), felicissimo per aver coronato con questo risultato un anno di intenso lavoro sulla sua MV Agusta.
Nespoli ha avuto la meglio sul sedicenne foggiano Nicola Del Vecchio (Triumph) che al Mugello è tornato ad essere l’enfant prodige già ammirato lo scorso anno. Benché reduce da una rovinosa caduta durante le qualificazioni alle Biondetti, il giovanissimo pilota pugliese, che aveva guidato la generale nelle prime tre prove, ha disputato una gara d’assalto, recuperando tante posizioni, con un pensiero alla lotta per il titolo. Così si è dimenticato del forte dolore ad una caviglia e ha insidiato fino all’ultimo metro il terzo posto di Nespoli. Per lui il campionato si chiude al terzo posto, a quindici lunghezze da Antoni. Da citare poi, nell’ordine, Passarelli, Luzzi, Salemme e Scarpati, tutti su Yamaha fatta eccezione per l’ultimo, su Kawasaki, che si sono dati battaglia per la sesta posizione. Matteo Antoni raggiunge così un risultato tanto ambito quanto sfiorato sia nel 2010 sia nel 2011, stagioni che lo hanno visto al terzo posto.
Meno ricco di fatti il racconto della 1000, non per questo meno intenso. Nella top class è stato inizialmente il poleman Roberto Costetti (Honda) a condurre il gruppo davanti a Villa ed alla wild card Matteo Milanese (BMW). Poi sono stati questi due piloti a prendere decisamente in mano le redini della gara mentre dalle immediate retrovie è risalito il bresciano Ermes Bettini (BMW), rimasto, dopo l’uscita di scena di Gianluca Fioresi (Honda), l’unico ostacolo tra Villa e la vittoria assoluta. Villa e Milanese hanno dato vita ad uno spettacolarissimo duello mentre Bettini ha provato costantemente ad operare il ricongiungimento ma, pur essendoci andato vicino, l’operazione non si è perfezionata. A ridosso dei primi tre si sono messi in luce, oltre a Costetti (alla fine sesto), anche Para (Kawasaki), Ennemoser (Ducati) e Capaldo (BMW). L’irrefrenabile Villa ha atteso il nono e penultimo giro per sfoderare un colpo da maestro, un sorpasso su Milanese al Correntaio che gli ha poi consentito di mantenere la prima posizione fino alla bandiera a scacchi. Naturalmente il neo-campione, un fedelissimo della Michelin Power Cup 1000 che lo ha già visto due volte 4° (2009 e 2012) ed una 2°, nel 2010, ha dedicato il trionfo del Mugello al neonato Luca. A sua volta Milanese ha ammesso di essere stato sorpreso dalla manovra così decisa di Villa e di non aver avuto il tempo per reagire.
La premiazione dei campioni della Michelin Power Cup 2013 si svolgerà il 9 novembre, durante l’EICMA.