ago1Negli anni 70, le corse motociclistiche erano molto piu’ belle di quelle attuali. I piloti si concedevano alle folle e ai tifosi senza remore, i circuiti (PERICOLOSISSIMI), erano anche cittadini come Rimini, Riccione, Cervia-Milano Marittima e Abbazia in Jugoslavia, Imatra in Finlandia e poi il pericolosissimo Tourist Trophy che si disputava sull’isola di MAN nel Regno Unito.
Ma l’atmosfera era molto più vera e genuina, per correre bastava avere la licenza Internazionale, poi potevi essere pilota  privato, andare con il tuo bel furgoncino alle corse, con moto, moglie o amante e bimbi al seguito.
Tutto il paddok, si trasformava in un grande accampamento (non esistevano allora i Motorhome di oggi, le Hospitality e altre diavolerie odierne), ovunque  regnava amicizia e solidarietà tra i piloti e le loro famiglie.
Vedevi la moto smontata vicino alla roulotte, con il pilota, meccanico e la moglie che si improvvisava aiutante. Più in là i bimbi giocavano con gli altri bimbi, e poi a ora di pranzo si stava tutti insieme, e la sera si beveva e faceva baldoria sino all’alba parlando di moto (ovviamente), corse e quantaltro.
Questo bellissimo mondo oggi purtroppo scomparso, si chiamava CONTINENTAL CIRCUS e i protagonisti erano (solo per citarne alcuni), Renzo Pasolini, Walter Villa, Silvio Grassetti, Jarno Sarineen, Teuvo Lansivuori, Gianni Perrone,  Phil Read, Gianfranco Bonera, Mario Lega, Guido Paci, Salvatore Milano e il suocero Luigi Schiavone (napoletani, eccellenti tecnici che attualmente si prendono cura della collezione motociclistica del sottoscritto) e tanti altri, ma il Re di questo  incredibile mondo era LUI… GIACOMO AGOSTINI e le sue  bellissime e velocissime MV AGUSTA, attualmente imbattuto Campionissimo del motomondiale con 15 titoli mondiali vinti e 18 titoli italiani nelle classi 350-500!!!! Roba da far accapponare la pelle, e  poi atleta che ha vinto più titoli mondiali in assoluto in una unica disciplina sportiva.
Ovviamente, manco a dirlo, che il Giacomino Nazionale era l’idolo di tutti i motociclisti e ovviamente anche il mio, in quanto oltre ad essere bravissimo e a cavalcare la mitica MV AGUSTA rosso-argento dal ferocissimo rombo (musica celestiale per gli addetti ai lavori!!) è sempre stato supervincente, bello ricco e  (mannaggia) pieno di donne , che gli cascavano letteralmente ai piedi anche grazie ad alcuni film girati all’epoca con le bellissime attrici Silvia Dionisio e Isabella Savona.
Fatta questa premessa, mi ricongiungo a quella estate del 1972 ove apprendo sulla rivista Motociclismo, che la domenica successiva, si sarebbe tenuta una prova di campionato velocità presso il Circuito di Modena, ed AGO era presente in quanto disputava le classi 350 e 500 con la mitica MV AGUSTA.
“Ho deciso” dissi tra me e me “VADO A MODENA!!!”
Coinvolsi subito Gennaro, figlio del portiere del mio stabile e appassionatissimo compagno di avventure motociclistiche, attualmente ancora motociclista praticante e valente neurochirurgo.
Soldi: pochi spicci, senza permesso dei genitori, e con un grande palatone di pane e frittata, fatto dalla buona donna Filomena, mamma di Gennaro. Ci avviamo il sabato mattina presto  in autobus all’imbocco della Autostrada del Sole alla Doganella per fare l’autostop, CHE TESTE!!!
Dopo un pò si ferma un grosso camion carico di meloni, che ci porta sino a Bologna, ma con il patto che giunti a destinazione io e Gennaro avessimo scaricato il carico.
Ok, affare fatto…All’imbrunire del sabato siamo a Bologna e dopo aver scaricato il camion, sudati e trafelati, prendiamo il treno per Modena, per poi essere nei pressi del circuito a notte inoltrata, e dormire a terra  su 2 cartoni, come i barboni.
La domenica della gara da buoni Napoletani entriamo nel circuito da Portoghesi (senza pagare il biglietto), e finalmente ecco che iniziano le corse…
Sia nella 350 che nella 500, Agostini è in testa dal primo giro e stravince le gare tra il visibilio della folla!!! Che spettacolo indimenticabile, e che musica !!
Non dimenticherò mai il rombo terribile delle MV AGUSTA 3 cilindri  e delle BENELLI 4 cilindri e il sibilo terrificante delle YAMAHA 2 tempi!!
ago2Al momento della premiazione riesco a guadagnare il podio e addirittura a farmi firmare dal grande GIACOMO, una sua foto  ritagliata da una pagina della rivista MOTOCICLISMO, che felicita’ EVVIVA!!!!!
Però adesso dobbiamo tornare  a casa, e come si fa??? Mi imbatto in alcuni amici meccanici  del Motoclub Napoli, che avevano corso nella 50 e 125,  i quali anime buone, ci offrono un passaggio a Napoli, ma come?? Nel loro vecchissimo furgone Volkswagen, in mezzo alle moto, caschi, tute e lattine di benzina, comunque si torna a casa!!!
Il mattino dopo mio padre, mi voleva mandar via di casa, aveva saputo tutto da donna Filomena, nostra complice. Poi dopo le botte di prammatica,  mi perdonò  anche per l’intercessione di mia madre e della nonna. Gennaro invece  le prese dal buon  don Emilio il portiere, credo per un mese intero!!!!  

Giugno 1996 Circuito di Vallelunga Gran premio internazionale moto d’epoca, organizzato dal mio grande amico Gianni Perrone.
E’ qualche anno che partecipo alle rievocazioni storiche per moto d’epoca (oggi non più un pò per timore reverenziale   verso la pista e un pò per paura di rovinare le mie moto), ma quella rievocazione   del giugno 1996 era particolare: gli organizzatori convinsero Giacomo Agostini a tornare in moto a 20 anni di distanza dal ritiro dalle corse.
E’ l’evento della manifestazione e nonostante siano presenti in pista campionissimi del calibro di Jhon Surtees, Umberto Masetti, Walter Villa e Phil Read, la folla vuole lui: AGOSTINI!!!!
Eccolo  che esce  dai box sorridente, fisico asciutto e solo qualche capello grigio in più, la tuta  dainese bianco-rossa MARLBORO, la bellissima moglie spagnola  Maria che gli regge il casco (una storia che si ripete, quando Mino correva, c’era sempre la Sua donna dietro di lui con il  mitico casco AGV  tricolore in mano), ed ecco che la folla impazzisce, il servizio d’ordine riesce a mantenere la calma  a fatica e Ago spinge la  stupenda MV AGUSTA 500  3 cilindri del collezionista Ubaldo Elly e si avvia in pista.
Va sempre forte, parte ancora a spinta e pennella le curve da Dio!!
Quando rientra ai box, riesco ad avvicinarlo tramite Gianni Perrone e gli racconto del viaggio a Modena, di Gennaro e delle botte ricevute  dai nostri genitori e lui ride divertito; a un certo punto viene un mio amico con una vaschetta di Mozzarelle di Bufala e  me ne offre una, io dico a Mino se vuole assaggiare la nostra specialità e lui non si lascia pregare e ne mangia 3!!!
Dopo mi dice: “sai Ettore erano anni che non ne mangiavo una così buona, da noi a Bergamo sono schifose.” E il ghiaccio si ruppe!!!
Alchè ne approfittai e gli promisi che se fosse venuto a Napoli per il raduno del MC Napoli gliene avrei fatto un camion pieno!! Mi rispose distrattamente “mah non so ti farò sapere”, mi salutò e sparì nel box.
Alcuni mesi dopo mia moglie mi dice che ha telefonato a casa un tale dicendo di essere Giacomo Agostini, uno scherzo??
Io rimango di sasso, mi precipito al telefono e lo chiamo; Ago mi risponde in maniera affettuosissima e mi dice: Ettore io sto aspettando di gustare le tue Mozzarelle!!!
In pochissimo tempo ci accordiamo, interverrà al nostro motoraduno come ospite d’onore, e grazie a Gianni Perrone e al Moto Club NAPOLI, viene accolto come un principe, mandando tutti i motociclisti in visibilio.
Addirittura l’anno dopo, interverrà al motoraduno  una seconda volta cavalcando il prototipo della MV AGUSTA F4 e aprendo la sfilata  della manifestazione sul lungomare tra un cordone di Carabinieri e Polizia motociclisti.
Storico poi è rimasto il suo incontro la domenica mattina  con Antonio Mellino –AGOSTIN O’ PAZZ- commozione e risate sino alle lacrime.
Ecco amici miei grazie a quella MOZZARELLA, (è’ il caso di dire), è nata la mia grande amicizia con Giacomo Agostini. Amicizia vera e disinteressata, che poi ha anche coinvolto sua moglie Maria e mia moglie Vania.
Ci incontriamo spessissimo durante l’anno, alle manifestazioni motociclistiche, tipo come quando al Salone di Milano ha lasciato tutti per passare un pò di tempo con me e i miei amici, al Momi di Pesaro ha fatto lo stesso e al Raduno internazionale MV AGUSTA a Cascina Costa, ha insistito tanto per farmi pranzare con lui, insieme al Conte Rocki Agusta, al fu  presidente della MV AGUSTA Claudio  Castiglioni e al suo mitico capotecnico di allora, il grande Arturo Magni.
Non vi è Natale o Capodanno che non ci sentiamo e ogni volta che va a Capri (spessimo), mi telefona per passare qualche ora insieme (adesso gli sto insegnando a parlare il dialetto Napoletano!!!!).
Inoltre mi ha concesso una intervista televisiva per il programma TV  STAR BIKERS, (ove io collaboro e riportata di seguito nella versione integrale), di oltre un ora senza chiedere un euro alla produzione.
E’ rimasto semplice e alla mano, come solo i gran Signori e i veri sportivi sanno essere. Ovviamente io gli voglio un gran bene e sono onorato di essere amico del più grande campione di motociclismo di tutti i tempi!!

Ettore Freda