La tristezza di questo momento deve lasciare spazio all’orgoglio….alla gioia….alla consapevolezza della fortuna che ognuno di noi deve sentire dentro di sè nell’avere incrociato i tuoi passi. I passi di Ivan Di Bello, 27 anni, lucano, occhi bellissimi, intensi, profondi, pieni di vitalità e di ottimismo.
“..Se sei in cerca di angeli o in fuga dai demoni, vai in montagna..” diceva così Ivan il 2 gennaio scorso, ed era quello in cui ci incontravamo di più quando parlavamo di questa immensa passione. La montagna. E’ successo proprio lì, questa volta sul Monte Sirino, anche se qualcuno sembra avergli consigliato di desistere per questa volta, perchè forse le condizioni erano troppo proibitive. Ma come lo fermi Ivan Di Bello? E’ impossibile. Come lo prendi? In moto era veloce e con uno stile unico. Ha fatto incetta di vittorie nel cross e nell’enduro a svariati livelli. Se gli davi un premiagrumi faceva andare forte pure quello! Poi si è fermato, troppi infortuni. Un gran peccato perchè sarebbe stato di sicuro alla stregua di nomi altisonanti, anche quelli che a pronunciarli ti vengono in mente titoli mondiali. Aveva deciso di dare il suo contributo agli altri. Di impartire tecniche di guida, comportamenti e quindi emozioni ai piccoli allievi della sua scuola. Quelli a cui ora va il mio pensiero e che dovranno affrontare la delusione di non godere più di un fratellone maggiore così grande, così imponente, così carismatico.
Sono qui impotente, questa volta più che mai prima. Ma guardando le nostre foto mi sono dato la forza per condividere questo momento con tutti voi, che come me avete avuto la fortuna di incontrare il suo cammino e che come me da adesso non sarete più quelli di prima.
Lello Vaccaro