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Kawasaki Ninja 400 il test di Lucia Damiata con Costagliola Moto

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E’ incessante l’esigenza dei mercati asiatici di assorbire moto di piccola e media cilindrata, è il caso per esempio della Kawasaki Ninja 300, le moto vendute sono state decine di migliaia solo nel biennio 2016-17 ed è chiaro che le case di tutto il mondo ormai guardano a quelle aree per i loro progetti. Numeri strepitosi ben lontani da quelli europei. Ma grazie a questo successo anche noi occidentali possiamo usufruire delle novità tecnologiche nei segmenti di media cilindrata, proprio come la Kawasaki Ninja 400, la nuovissima sportiva di Akashi che la nostra Lucia Damiata prende in esame grazie alla collaborazione del dealer Costagliola Moto, che si trova nella splendida Bacoli (NA).

Un’azienda con tanti anni di esperienza, ma ora guidata da giovani e soprattutto appassionati, che hanno sposato la filosofia Kawasaki da diverse stagioni. Il dealer Costagliola Moto si trova in una zona strategica per i motociclisti, che oltre ad apprezzare le bellezze paesaggistiche della zona flegrea, hanno anche la possibilità di percorrere strade tortuose e ben conformate, che in questo periodo però soffrono per il loro fondo disastrato. Speriamo che chi di dovere provveda al più presto.

C’è da scoprire subito le doti tecniche di un motore nuovissimo, ben lontano dalla Ninja 250 e dalla 300. E’ un bicilindrico parallelo da 399 cc con 4 valvole per cilindro e doppio corpo farfallato da 32 mm, che si avvale di cornetti di aspirazione di nuova generazione, dalla forma verticale e ospitati in un inedito air box, tutto per migliorarne il flusso d’aria e quindi l’erogazione. Genera ben 45 cavalli a 10.500 g/min per un peso in marcia di 168 Kg.

Opportunamente dedicato anche il telaio, un semplice ma robusto traliccio che come si vede in foto sostiene il motore, parte stressata della moto, a sua volta agganciato al forcellone grazie ad un perno che lo attraversa. Questo ha consentito di avere un interasse moderato, parliamo di 1.370 mm, e di rendere più reattiva la moto soprattutto in curva e nei cambi di direzione.

Breve pausa in riva al mare di Bacoli per studiare da vicino tutti i dettagli che Kawasaki ha curato sulla Ninja 400 senza lasciare nulla al caso. E’ una moto che per questo fa la differenza rispetto alle competitors. Ben realizzato ad esempio il faro anteriore con luci Led, così come dettagliata la strumentazione, ma soprattutto le forme di carena e serbatoio, che sembrano ispirate alla maxi H2 e che probabilmente rappresenteranno il family feeling delle prossime Superbike di Akashi. Non a caso sono due le colorazioni, la splendida Kawasaki Racing Team del nostro test e la Metallic Spark Black. 

Ripartiamo per la seconda parte del test, ora la salita di Monte di Procida sarà più congeniale per Lucia Damiata, dopo i primi Km di conoscenza della Ninja 400 e delle sue nuove caratteristiche. Una moto che potrà soddisfare le esigenze degli utenti che desiderano una moto sportiva e capace anche di offrirsi per l’utilizzo giornaliero. Ma soprattutto in grado di affrontare i cordoli di un circuito, grazie alle sue doti ciclistiche e all’ottima risposta di erogazione e modulabilità dei freni. Di serie troviamo una frizione antisaltellamento anch’essa studiata e realizzata apposta per la Ninja 400.

La dotazione tecnica elencata finora è di altissimo livello e questo ne giustifica il prezzo che parte dai 6.090 euro per la colorazione in nero e 6.290 euro per la Kawasaki Racing Team, prezzi franco concessionario, il nostro di riferimento è Costagliola Moto, che come detto si trova a Bacoli in Viale Olimpico 20.

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