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Le nuove maxi nude…perchè?

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Il salone di Milano dello scorso novembre (Eicma) aveva mostrato tra le novità più interessanti del mercato 2014, una serie di maxi nude che hanno attirato l’attenzione di tutti gli addetti, soprattutto per la controtendenza che ispirano. Sì perchè in un mercato italiano in sofferenza assoluta, proporre moto da 180 cavalli e da un costo superiore ai 12.000 euro lascia un pò perplessi, forse per avvicinare gli appassionati alle due ruote la direzione da prendere sarebbe un’altra. In realtà analizzando bene tutti gli aspetti ci sono alcune considerazioni da fare: la prima è che probabilmente le nuove maxi nude si rivolgono all’utente ormai datato, quello che per intenderci ha raggiunto quota 40 anni e che 10 o 20 anni fa comprava solo moto supersportive. Già, le tanto amate carenate, quelle che hanno invaso le strade di tutta Italia dalla fine degli anni 90 fino a qualche tempo fa.

In effetti l’idea di proporre questo genere di moto così poderose non è sbagliata, perchè tra tanti di questi utenti ci sarà ancora qualcuno che non rinuncia alla sua passione e che può ancora spendere del denaro per poter far suo uno di questi splendidi oggetti. Queste moto, anche per costi di gestione non sono proprio accessibili per tutti, dopo l’acquisto bisogna fare i conti con la tassa di possesso, il caro RC sempre più asfissiante sopratutto da noi al sud e in più consumi di carburante, l’usura frequente di gomme, freni e quant’altro. Non si può certo pensare che belve del genere facciano 20 km con 1 litro o che con un treno di pneumatici si possano superare i 3.000 km. Insomma naked belle, affascinanti, personalissime ma comunque care.

L’aspetto estetico è un altro punto da considerare rispetto agli altri segmenti che bene o male propongono linee e scelte stilistiche più o meno simili. Le nude, anzi le maxinude di oggi, perchè ci sono anche nude medie di diverse marche molto uguali tra loro, sono state concepite soprattutto per accendere gli animi dei motociclisti più incalliti. E allora niente è stato lasciato al caso se parliamo dell’aspetto aggressivo della Ktm Superduke o della Kawasaki Z1000, per la quale è arrivato lo spunto dal carattere di un felino. Non lascia indifferenti nemmeno l’Aprilia Tuono V4R mentre più docile ma non certo meno accattivante si mostra la Honda CB1000R. Più legata al passato la Ducati Monster 1200, che è un pò la moto che questo segmento lo ha creato. Curando tutti gli aspetti elencati finora si arriva ad una conclusione per niente scontata: queste moto non sono certo rivolte a chi deve avvicinarsi alla due ruote, per quello ci sono altri i modelli presenti in gamma per ogni singola azienda, ma piuttosto le nuove maxi nude sono l’espressione del massimo contenuto tecnologico che ogni casa può raggiungere, messo al servizio di utenti esperti e smaliziati, che prima di comprare una moto del genere, studiano ogni minimo dettaglio e sono difficili da convincere.

E’ un pò quello che si era fatto negli anni addietro quando sulle supersportive da 600 e 1000 cc si rincorreva la massima velocità e quindi la potenza superiore. Per anni il marketing delle case ha spinto all’acquisto di moto che avessero un cavallo di potenza in più rispetto ai concorrenti e questa strategia per tanti ha pagato, visti gli incredibili numeri registrati in quasi 10 anni di vendite. Ma quasi tutti gli addetti sapevano che in quella direzione non si poteva certo andare per sempre. Anche perchè nel frattempo sono aumentati i problemi per chi quelle moto poi le usava soprattutto in strada. Autovelox e tutor sparsi ovunque, fondi stradali distruttivi per sospensioni così rigide come sono quelle delle moto sportive e costi di gestione che aumentavano a dismisura. Da qui la debacle del segmento e il crollo delle vendite. Non crediamo che con le nuove maxi nude si possano ripetere i fasti del passato come fu per le supersportive degli anni ’90, ma resta il fatto che l’alternativa è valida e questi modelli sono di sicuro più versatili e fruibili, ci si potrebbe viaggiare e magari andare in pista e comunque il loro aspetto è decisamente più godibile rispetto a tutte le carenate viste finora, che per la loro somiglianza avevano anche un pò stancato.

Lello Vaccaro