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Maurizio Bottalico e la bella avventura del ManxGp

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E’ appena rientrato in Italia dall’isola di Man in Inghilterra, guidando il suo camper e accompagnato dalla famiglia, reduce da una delle avventure più entusiasmanti che un pilota di velocità possa vivere. Maurizio Bottalico da Bagnoli (NA) chiude al 12° posto su 51 piloti la categoria Senior Supersport del ManxGp al suo esordio assoluto! La storica gara che si corre sui 60 km del percorso del Tourist Throphy è uno degli eventi sportivi più spettacolari e adrenalinici tra le road race e Maurizio, che già prima della pandemia era in procinto di parteciparvi, è riuscito nell’intento di correrci ed entrare a ridosso dei primi 10. Accompagnato dal team di Andorra Martimotos e a bordo della Yamaha R6, Bottalico si è presentato ai nastri di partenza da esordiente, con tutto da imparare e molto da dare, perché quando si tratta di aprire il gas Maurizio non si tira mai indietro! Più che il nostro commento introduttivo, sono interessanti le parole che ci ha lasciato in una intervista audio che riportiamo di seguito, corredate da alcune foto.

Maurizio Bottalico: E’ difficile fare un resoconto perché è davvero un’esperienza esagerata! Lunghissima perché è durata 9 giorni. Abbiamo fatto nel primo giorno di prove libere il primo giro dietro un marshall che ci faceva vedere le traiettorie. Poi in altri due giri abbiamo guidato da soli. In una giornata sono riuscito anche a fare 6 giri perché avevano annullato un pomeriggio di prove libere causa pioggia e l’hanno recuperato il giorno dopo. Quando mi sono fermato il primo giorno di prove libere dopo aver tolto il casco ho impiegato un’ora a realizzare quello che era successo! Vedi, è tutto fuori dal normale, tu sfrecci a 250-260 km/h tra case e muri in totale tranquillità, nel senso che è normale fare questo lì. Questa cosa ti sconvolge! Poi il fatto che la media è altissima, sei sempre in quarta, quinta, sesta piena, fai dei tratti lunghissimi di sesta piena senza togliere il gas, è impressionante!

Giro dopo giro iniziavo a prendere sempre più confidenza con il tracciato perché alla fine l’handicap di chi va lì prima volta è proprio quello: la conoscenza del percorso, come cambia in base alle ore del giorno, dove passare, dove è più rovinato, sono tanti gli aspetti da tenere in considerazione. Ho provato inizialmente a inserirmi dietro ai piloti con esperienza ma poi ho preferito girare da solo per prendere i miei riferimenti e raggiungere il mio ritmo. Durante tutto l’arco delle prove libere abbiamo avuto un po’ di problemi con il motore, fino all’ultimo giorno soffriva di un calo di potenza sempre più importante, saliva fino ai 13.200 giri e poi non andava più. Mi sentivo di guidare bene ma non usciva il tempo che mi aspettavo, alla fine siamo riusciti a capire che era saltata una candela, però le prove a quel punto erano finite. Il team ha fatto un grandissimo lavoro, devo ringraziarlo tantissimo, sistemata la moto avevamo soltanto la giornata di sabato con un unico warm lap. Parto ma dopo 10 km bandiera rossa per due incidenti e quindi prove terminate. Mi sono accorto subito che la moto andava di nuovo bene ma non ero riuscito a completare nemmeno un giro.

Il giorno della gara, lunedì 29 agosto abbiamo fatto il warm up la mattina e l’ho completato, la moto andava una bomba! Poi dopo 1 oretta giù con la gara e lì ho dato il 101%! Ho tirato fuori una media ancora più alta. Immagina che in prova mediamente giravo intorno alle 110-111 mph, mentre in gara ho fatto 116 mph (187 Km/h). Ho chiuso 12° nella Senior Supersport su 51 piloti e 2° come rookie. Sono davvero soddisfatto perché se considero che era la prima volta lì non c’era molto di meglio da ipotizzare. Ciò significa che nel 2023 punterò di certo ai primi 5!!!