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Maurizio Bottalico e la gara del CIVS a Poggio-Vallefredda

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Per chi ama le gare in moto in tutte le declinazioni le avventure non mancano mai, ne sa qualcosa il pilota napoletano Maurizio Bottalico protagonista da wild card della gloriosa tappa del Campionato Italiano Velocità in Salita a Poggio-Vallefredda Isola del Liri (FR). A seguire le sue dichiarazioni a fine weekend:

“Sono partito in punta di piedi nell’affrontare questa nuova esperienza, perchè totalmente diversa dalla pista. Eppure da subito mi sono trovato davanti un ambiente semplicemente fantastico. Sono arrivato il venerdì pomeriggio ed ho subito fatto le verifiche tecniche alla moto e alla licenza, tutto ok! Attendevo con ansia di salire lungo il percorso il sabato mattina e nel frattempo credo di averlo consumato il mio scooter lungo il tracciato per cercare di capire il più possibile. Finalmente arriva il momento della mia prima pacca sulla spalla alla partenza. Adrenalina pura!!! Sono arrivato su ed ero felice come un bambino! Dopo le 3 salite libere finalmente le prove ufficiali…ero incarognito, mi sentivo di fare bene e così è stato. 6° tempo! Quasi non ci credevo, avevo gli occhi lucidi dalla gioia. Alla fine delle due manche di gara confermo la mia sesta posizione assoluta nella 600 Stock migliorando sempre di più il mio tempo. Ne è valsa la pena, è stato un weekend speciale, un weekend che mi ha insegnato tanto.

Poggio-Vallefredda gara vera per veri piloti! Qui negli occhi delle persone vedi la passione, la condivisione ed il rispetto per questo sport tanto pericoloso quanto meraviglioso. Qui i motori emettono note alte per comporre una musica bellissima. Qui se hai bisogno di due litri di benzina ti danno la tanica intera. Qui se hai sete bevi il vino, se hai fame mangi gli arrosticini, se hai caldo ti togli la maglietta e gli addominali non li vedi perché “omo de panza omo de sostanza”. Qui vincono tutti, sia il primo che l’ultimo, perché l’importante è arrivare “sano” in cima per fumare quella sigaretta tutta storta ma da un sapore speciale. Qui è la Poggio-Vallefredda.”

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