Il campione in carica della 600, Giovanni Altomonte (Honda), dopo una sfortunata prestazione nella gara d’apertura e il secondo posto di Imola, torna sul gradino più alto del podio al termine di una corsa interrotta al sesto giro per una caduta.
Il trentanovenne brianzolo, che partiva dalla pole, non è stato perfetto allo start, tanto da essere superato dal ravennate Lorenzo Favi e dal maremmano Matteo Antoni, entrambi su Yamaha, mentre ha mantenuto la quarta posizione, ottenuta nelle prove, il giovanissimo pugliese, leader del campionato, Nicola Del Vecchio (Triumph).
Sono stati questi quattro piloti a rendere interessante il confronto, visto che dietro, tutti gli altri, hanno subito perso terreno, rimanendo distaccati dai fuggitivi che hanno fatto gara a sé.
Dopo l’ottimo avvio, Favi ha tentato di allungare ma gli altri componenti del quartetto non hanno mollato, tanto che il gruppetto ha sempre viaggiato nello spazio ristretto di circa un secondo, mentre già dopo pochi giri il plotone degli inseguitori, guidato da Matteo Andreucci (Honda), aveva un ritardo di una decina di secondi.
Favi è riuscito a mantenere la testa della gara per cinque giri poi, incalzato da Altomonte, ha commesso un errore alla curva della Quercia, di cui ha subito approfittato l’esperto inseguitore; il ventenne romagnolo è comunque riuscito a riprendersi in tempo per respingere l’attacco di Antoni e di Del Vecchio. A questo punto il nuovo leader della gara ha provato ad allungare ma in breve gli avversari sono tornati su di lui, anzi in più occasioni Favi ha provato anche a riprendersi la leadership e ci stava per riuscire proprio quando è stata esposta la bandiera rossa, al settimo giro.
Ovviamente la classifica finale ha tenuto conto del passaggio precedente ed ha sancito così la vittoria di Altomonte davanti a Favi, Antoni e Del Vecchio, poi molto attardato ha chiuso Andreucci che ha regolato Luzzi, Passarelli, Manghi, Nespoli (in pista ma ancora malconcio dopo la caduta di un mese prima ad Imola) e Tauroni.
Nonostante il quarto posto, Del Vecchio, che ha avuto problemi di stabilità alla forcella ma che nei curvoni veloci ha comunque attaccato Antoni e Favi, conserva la leadership del torneo con 10 punti di vantaggio sul toscano e 22 su Altomonte.
Dopo il successo ad Imola di Milanese, è ancora una wild card ad imporsi nella classe 1000 della Michelin Power Cup.
Evidentemente gli pneumatici da pista del Bibendum sollecitano la curiosità di piloti particolarmente dotati che, pur rientrando nei limiti della formula per non-professionisti, riescono a dettare la propria legge su quelli stabilmente iscritti al campionato.
Ed è altrettanto significativo che questi “corsari” siano in grado di ottenere subito il massimo dalle coperture Power Cup di cui hanno maturato, evidentemente, un’esperienza inferiore rispetto ai più navigati avversari.
A Misano è stato il trentunenne vicentino Luca Bono (BMW) ad ottenere il bottino pieno dopo aver già conquistato la pole position con un eccellente 1’42”4.
L’imprenditore-giornalista, produttore delle termocoperte Termorace e tester da otto anni della rivista Motociclismo, con numerose ed importanti esperienze agonistiche all’attivo, non è partito benissimo, si è però presto portato nella scia del battistrada Cristian Serri (BMW, anch’egli wild card, campione uscente della formula) e quando il torinese è scivolato alla Quercia, ha preso il comando delle operazioni e con una progressione irresistibile ha condotto il resto della gara in solitario. Suo anche il giro record che replica incredibilmente, fino all’ultimo millesimo, quelle qualificazioni.
Tanti i protagonisti che si sono alternati alle sue spalle: oltre a Serri, da sottolineare l’ottimo spunto iniziale di Andrea Tartari (BMW) che però nel finale ha sprecato la quarta posizione, pensando di non avere avversari alle spalle; la bella rimonta di Fabio Villa (BMW) che, dopo aver perso tante posizioni per un momentaneo blocco del cambio, ha rimontato fino alla quarta, consolidando addirittura la prima posizione in classifica generale; il rendimento sempre altissimo di Ermes Bettini (BMW), che rimane l’avversario più temibile per Villa. Rammarico invece per l’uscita di scena del reggiano Roberto Costetti (Honda), che aveva il secondo tempo ma è partito dal fondo del gruppo e si è ritirato dopo 2 giri.
Da incorniciare sono invece le prove del bolognese Gianluca Fioresi (Honda) e dell’altoatesino Peter Ennemoser (Ducati), saliti sul podio insieme a Bono.
Fioresi ha così incasellato il massimo punteggio di giornata, ha riscattato la sfortunata prova di Imola e ha sottolineato che anche a 42 anni si può essere competitivi pur in una giornata calda ed in sella ad un’impegnativa 1000. Ennemoser ha festeggiato come meglio non avrebbe potuto il trentasettesimo compleanno e, con una prova coriacea ma dal ritmo elevatissimo, è finalmente riuscito ad ottenere una posizione da podio.
Ora la Michelin Power Cup si ferma per una pausa estiva, riprenderà esattamente tra due mesi, il 7 e 8 settembre a Vallelunga.