Arriva alla sua quarta tappa il Campionato Campano Enduro FMI e questa volta il luogo delle sfide è San Potito Sannitico (CE) dove il Moto Club SPS ha organizzato un weekend di altissimo livello sportivo. 85 i partenti e quindi in leggero calo rispetto alle 3 gare iniziali, segno che il caldo e l’estate che avanza fanno preferire mete turistiche più che agonistiche. Il campo sportivo di San Potito si è trasformato ancora una volta in un comodo e spazioso paddock, dove tutti hanno trovato posto per le strutture e le ospitality. Con il cronometro gestito da Ultracross alle 10:40 si è partiti tutti dal centro del paese, per dare modo agli abitanti di vedere da più vicino in che consiste questo sport. Grazie al lavoro che i moto club organizzativi svolgono, la disciplina enduristica sta prendendo sempre più piede in Campania e di certo uno degli obbiettivi è quello di far capire alle popolazioni che questo è uno sport sano e puro ed è legato indissolubilmente alla natura, perchè la ama e la rispetta. Così come altro traguardo sarebbe quello di portare alle gare le centinaia di praticanti che frequentano i sentieri di montagna da semplici amatori, ma che invece avrebbero buone possibilità con la sfida cronometrica.
La Prova Speciale di San Potito Sannitico, anche l’unica prevista in tabella, è stata ospitata in un terreno diverso da quello in cui era stata realizzata negli anni addietro. Sapientemente fettucciata era molto veloce e spettacolare, con un fondo compatto che ha resistito anche al passaggio degli 85 piloti in gara, senza formare eccessivi canali o sponde. Quindi le traiettorie da seguire potevano essere diverse e ognuno dei 5 giri previsti poteva essere interpretato in modo diverso. Poi il trasferimento in montagna che di sicuro è risultato il più insidioso delle prime 4 gare dell’anno. 35 km percorsi interamente con un fondo viscido fatto di pietre mosse, radici in fitti sottobosco e terreni insidiosi, dove distrarsi anche un secondo portava all’errore. Probabilmente è qui che si è fatta la differenza in tutta la gara, perchè ad ogni passaggio (4 in trasferimento) la fatica era tanta e le forze per affrontare la PS calavano vertiginosamente. Ne sanno qualcosa i tanti piloti che conoscendolo, davanti ai nostri occhi hanno palesemente variato le linee del trasferimento o per accorciare e tagliare i tratti insidiosi o per cercare qualche punto più “divertente” per diversificare la gara. Fatto sta che le polemiche restano e la sportività in questi casi va un pò a farsi friggere.
La gara ha comunque visto ancora una volta la sfida all’ultimo secondo tra i due piloti del MC Oliveto Citra Damiano Lullo e Tommaso Consales. Damiamo vince l’assoluta per un vantaggio di 1 secondo e mezzo e anche la classe E1, ma possiamo dire con certezza che è stato Consales a meglio interpretare la PS. E’ stato l’unico che è riuscito a staccare due volte il tempo di 4’00” e se non fosse stato per il primo giro dove invece ha impiegato un 4’08” di sicuro avrebbe portato a casa l’assoluta. Vince comunque la E2 davanti a Nicola Della Rossa (MC SPS) ed Ernesto Carmando (MC Di Guida), mentre nella E1 alle spalle di Lullo ci sono Francesco Grosso (MC Di Guida) autore di una gara un pò opaca rispetto alle sue capacità e Vincenzo Leggiero (MC SPS).
Nella E3 a vincere è ancora una volta Donato Piscitiello (MC oliveto Citra) che accumula un vantaggio di 10” su Roberto Brancaccio (MC Salerno) e di 1’50” su Mattia Cortazzo (MC Cilentoffroad). Molto interessante il risultato nella T1 di Francesco Cerone (MC Cilnetoffroad) che oltre a vincere la sua classe è anche sesto assoluto. Il suo tempo totale di 21’01” è in pratica lo stesso di piloti come Leggiero, Brancaccio e D’Abbraccio. A seguirlo sul podio della T1 ci sono Michele Senese (MC Oliveto Citra) e Franco Cesaro (MC Di Guida). Nella T2 i piloti si alternano nelle vittorie e questa tocca a Gianluigi Simonelli (MC SPS) seguito sul podio da Francesco Ferrito (MC Oliveto Citra) e Giancarlo Donadio (MC Salerno). La T3 è invece ad appannaggio di Vincenzo Caggiano (MC Oliveto Citra) che accumula un vantaggio totale di 19” sul secondo pilota Angelo Paesano (MC Di Guida), mentre terzo sul podio è Luigi Foresti (MC Salerno). Arriviamo alla classe Veteran che vede questa volta la vittoria di Lorenzo Pascale (MC SPS) che stacca di ben 13” Vittorio Cerra (MC Salerno) e di 30” Ruggiero Cariello (MC Kaiatia).
A San Potito Sannitico sono 35 i piloti con licenza amatoriale e tra questi l’assoluta è vinta dal laziale Antonio Burdi (MC S.Maria CV) che oltre a vincere la AO si mette dietro diversi piloti licenziati. Alle sue spalle ci sono Diego Stanzione (MC Kaiatia) e Angelo Borrozzino (MC S.Maria CV), mentre nella A1 a vincere è Marco Amato (MC Di Guida) seguito sul podio da Lorenzo Giamattei (MC Kaiatia) e Dario Nicodemo (MC Bikers Club).
Per tutti c’è la pausa estiva, si ritornerà in gara il 15 settembre in Basilicata a Bella (PZ) dove ad organizzare la gara sarà il Moto Club Only Team.