Una stagione iniziata con tanta sfortuna ma che già dal round di Jerez Raffaele De Rosa (classe 1987) è riuscito a indirizzare nel verso giusto. Nuovamente al via con il team MV Agusta Reparto Corse nel Mondiale Supersport nel box con Federico Fuligni e soprattutto con il campione del mondo in carica di categoria Randy Krummenacher. Una squadra decisa più che mai con le sue F3 675 a puntare al titolo piloti, ma soprattutto a quello costruttori, che manca ad MV dal 1974, quando Phil Read aveva confermato l’incetta di vittorie conquistate pecedentemente da Giacomo Agostini.

Pensare che l’avvio del campionato era stato perfetto per il 33enne pilota napoletano, che in Australia su una pista amica, aveva agguantato il secondo gradino del podio, staccato di 5 secondi dal vincitore Andrea Locatelli mentre terzo era giunto Jules Cluzel, che ha provato in tutti i modi a insidiare la posizione di De Rosa, quest’utimo guardingo e risolutivo tra i cordoli di Phillip Island. Un weekend di intenso lavoro per il team MV Agusta Reparto Corse culminato con gara esemplare e podio meritato. Il detentore del titolo Krummenacher è stato vittima di una scivolata con la sua F3 chiudendo a zero la sua gara.

Poi l’emergenza Covid-19 che ha relegato tutti in una clausura totale, dalla quale è ancora difficile trovare una via di uscita. Fatto sta che le gare dovevano riprendere anche con la formula delle due prove per weekend. In pole position ci sono i principali circuiti spagnoli ad ospitare la ripresa con gare che quasi sicuramente non lasceranno l’Europa. Come se non bastasse la decisione improvvisa di Krummenacher di lasciare la squadra, culminata in  un comunicato stampa nel quale il pilota svizzero evidenziava le carenze tecniche del team, che addirittura potevano mettere a repentaglio la sua incolumità fisica e professionale. Una motivazione che la stessa casa Varesina, non direttamente coinvolta nelle attività del team, ha giudicato prive di fondamento e sulla quale ha intrapreso un’azione legale nei confronti del campione del mondo. Non solo, proprio dalle accuse di Krummenacher per presunte irregolarità tecniche è arrivata poi la decisione della FIM di annullare tutti i risultati dei piloti MV a seguito di una irregolarità riscontrata sul comportamento dei tecnici della squadra. Per verificare le condizioni dei motori sono stati tolti alcuni sigilli e pur riscontando la buona fede, gli Steward non hanno potuto fare a meno di attuare le norme del regolamento.

Una situazione psicologica quindi non certo rosea, che ha portato al secondo doppio round di Jerez, dove chiacchiere e polemiche avrebbero finalmente lasciato spazio ai fatti. Raffaele De Rosa conquista la settima casella della griglia di partenza, a 1 secondo di distacco dalla pole di Locatelli, con l’unica moto capace di contrastare il dominio di Yamaha e ora anche di Kawasaki. Rispetto a queste ultime la F3 paga uno scotto solo in termini di accelerazione, visto che addirittura in velocità la 675 sembra più veloce rispetto alle R6 e alle ZX6R, da quanto riscontrato soprattutto nella gara di domenica. La seconda prova del campionato il sabato arriva sotto un sole cocente e annebbiante ma De Rosa dopo esser partito bene riesce a non perdere il contatto con i primi e mentre Locatelli vince su Cluzel e Oettl, Raffaele chiude quinto alle spalle di Mahias. Il giorno dopo pronti per gara 2 ma la sfortuna sembra di nuovo in agguato e alla partenza del giro di ricognizione De Rosa viene centrato alle spalle da un distratto Alex Bassani con il capo chino nel tentativo di allacciarsi il caso. Risultato: posteriore esploso e vari pezzi della F3 distrutti. Raffaele mette in scena i suoi soliti numeri per completare il giro senza gomma posteriore e tornare ai box per provare a ripartire. La fortuna vuole che lo staff del circuito impieghi molto tempo per assorbire l’olio della moto di Bassani e la squadra di Raffaele riesce a sistemare la moto per la partenza. Gara ridotta a 11 giri con l’adrenalina che sale, ma che non mette in crisi la concentrazione del pilota di Fuorigrotta. Non benissimo la partenza, RAF è addirittura 11°, ma da qui in poi inizia una rimonta portentosa, che dopo una serie di bellissimi sorpassi lo conduce di nuovo in quinta posizione. Davvero un peccato per lo zero australiano, con la conquista di quel secondo podio Raffaele sarebbe almeno in terza posizione in classifica generale con Mahias, alle spalle di Locatelli e Cluzel. Toccherà rifarsi già nel doppio appuntamento di Portimao nel prossimo weekend.