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Tragedia alla Pikes Peak, che senso hanno queste gare?

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Ci siamo interrogati più volte sulla pericolosità della Road Race e sinceramente siamo stanchi di dover commentare ancora una volta l’ennesima tragedia. Quasi alla conclusione della 97sima edizione della Pikes Peak, la gara su strada che si svolge negli USA, ha trovato la morte Curline Dunne, il pilota statunitense che stava per portare alla vittoria della gara la neonata Ducati Streetfighter V4. Le ferite riportate dopo la caduta non hanno lasciato vivere quest’uomo da tutti definito follemente appassionato dei motori e in special modo della Pikes Peak. Aveva già vinto questa gara nel 2012 con la Ducati Multistrada ed aveva nelle mani la vittoria anche in questo 2019, invece ha trovato la fine a pochi metri dal traguardo.

Che senso ha?

Ci chiediamo ancora una volta fino a quanto bisogna spingersi per vivere a fondo questa  nostra passione? Questo tipo di gara ha ancora senso? Ovviamente chiamiamo in causa tutte le gare su strada che ancora persistono nel mondo. Il riferimento è al TT e a tutte le gare di crono scalata. Anche in Italia c’è il Campionato di Velocità in Salita dove il campano Maurizio Bottalico si sta imponendo nella classe 600 SS. Ma puntiamo il dito anche e soprattutto sulle road race gomito a gomito come Macau e la stessa Montecarlo in F1, che ha mai trovato il nostro consenso. Giacomo Agostini fu il primo a mettere in discussione le gare in strada, fece eliminare il TT dal Motomondiale perché ogni anno lasciava sull’asfalto diversi piloti. Fu aspramente criticato per questa posizione ma a distanza di anni come dargli torto?

Cosa vede il pubblico in queste gare?

Le road race continuano ad attirare centinaia di migliaia di appassionati, ma ci chiediamo cosa vuol realmente vedere questo pubblico? In una nostra intervista Agostini ci disse che “La gente vuole vedere sì lo scontro tra i piloti, anche la caduta o la scivolata, ma la morte no.” Questa la clip al minuto 3’29”. Allora chi è realmente questo pubblico?

La clip a seguire mostra l’ultimo intervento di Curlin Dunne del docufilm che stava girando per il suo canale. Alla sua famiglia va il nostro più profondo cordoglio. Ma abbiamo scelto anche un immagine di uno dei suoi on board, che mostra la nuda V4 affrontare un lungo rettilineo, a lato c’è il vuoto dei canyon del Colorado, dove si svolge la Pikes Peak, vuoto come il senso di queste gare….

Lello Vaccaro

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