Era il 1973, possedevo un GILERA 50 5v TRIAL, erano gli anni ’70 e i giovani impazzivano per il motocross, i nostri idoli erano Roger De Coster pluricampione del mondo di motocross, di nazionalità belga, e gli Italiani Emilio Ostorero, Ivan Alberghetti, Alberto Angiolini, Paolo Piron e tanti altri. Fuori dai licei di Milano e Roma si vedevano giovani studenti “bene” che montavano i mitici KTM 125, motore SACHS, ANCILLOTTI, GORI e ASPES. Anche a Napoli (terra purtroppo solo di sport calcistico!!) si iniziavano a vedere nei licei Pontano, Densa e Umberto I le prime moto da Fuoristrada, in particolare ricordo Alfredo Pacifico, con la sua MORINI 125 REGOLARITA’ COMPETIZIONE rossa con i parafanghi bianchi, un vero sballo e Riccardo Carola con la AERMACCHI 125 ALETTA RC verde (…compagni di classe de O’Presidente…). Noi poveri fuoristradisti in erba ci arrangiavamo a praticare una specie di motocross casereccio sul campetto dei Camaldoli tra l’antenna RAI e il Monastero.
Ricordo che allora oltre me con il Gilerino 50, c’erano i miei amici: Nicola Gagliardi (oggi valente radiologo), con il suo BM GIAGUARINO 50 CROSS, Enzo Gambardella con il mitico FANTIC MOTOR CABALLERO 50 e ogni tanto veniva Riccardo Carola con la sua ALETTA verde a meravigliarci (sapete il 125 a quei tempi non era da tutti..) ma quello che mi sbalordiva di più era il nostro amico Marino, detto KILOMETRO, perché altissimo e magro, che addirittura veniva sul campetto a fare il cross con la sua VESPA 125 GTR azzurra, munita di marmitta a camera di espansione!!
Un bel giorno di marzo del 1973 sapemmo che la domenica successiva in via Tasso al parco Matarazzo ci sarebbe stato un appuntamento alle ore 9 per andare in quel di Pianura perché Mario De Luca (in foto in azione) noto centauro napoletano, aveva creato una pista da motocross vera e propria. Detto fatto, la domenica mattina alle 9 eravamo al Parco Matarazzo, c’era mezza Napoli!! Moto di tutti i tipi e cilindrate, scooter, pseudomoto da fuoristrada e in particolare ricordo un tale detto SCELLONE, con un Gilerino come il mio con un carburatore da 24, che era quasi più grande del cilindro!! Mentre parlottavamo tra di noi, ovviamente di moto da cross, sentimmo un frastuono terribile alle nostre spalle come se il parco stesse sprofondando, ed ecco arrivare Mario De Luca e il fratello Diego sulle loro cavalcature e fu lì che la vidi per la prima volta, bella da rimanere senza parole e da togliere il fiato: HUSQVARNA 125 MOTO CROSS da competizione, non omologata per la circolazione su strada, motore 2 tempi con i carter in magnesio, carburatore da 32 AMAL, forcella BETOR, ammortizzatori GIRLING, cerchi in alluminio AKRONT bollino verde, parafanghi in vetroresina FALK, mozzi LELEU, 22 cavalli alla ruota, ma quello che non mi faceva dormire la notte era il piccolo serbatoio della moto svedese, di colore giallo senape con gli inserti cromati e quel suo rombo cupo e rauco! Pensate che prima di allora la Husqvarna l’avevo vista solo in foto sulla rivista MOTOCICLISMO, perché era molto ricercata negli USA, in quanto moto preferita dal mitico Steve Mc Queen crossista praticante.
Da quella giornata a Pianura iniziò l’era del motocross a Napoli, il tutto grazie a Mario De Luca che con grande passione organizzò molte gare a Napoli e addirittura nell’estate del 1974 girammo un film L’AMBIZIOSO di Pasquale Squitieri, con Joe D’Alessandro, Stefania Casini e Raymond Pellegrin ove nel film era ripresa una gara di moto cross. Grazie ancora Mario per averci dato quei giorni, ti voglio bene per questo!!
Mario De Luca dimenticò presto la Husqvarna, perché diventato pilota professionista, cambiò molte motociclette, MAICO, SIMONINI, KTM ,YAMAHA e anche io cambiai molte cavalcature, ALETTA 125, GORI 125 e anche la HUSQVARNA 250, ma da enduro, quindi targata e che non era quella dei miei sogni. Poi MAICO e MONTESA con le quali iniziai a partecipare con alterne fortune al campionato interregionale di motocross, sino al 1978 anno dell’inizio della mia carriera militare. Ma la HUSQVARNA 125 MC era sempre nella mia testa e nei miei sogni. Pensate che i miei quaderni e libri di allora erano tutti imbrattati dalla scritta HUSQVARNA 125 MC e ricordo per questo la disperazione della mia povera mamma professoressa di lettere, che io ho fatto disperare!!
Così negli anni a seguire è iniziata una ricerca febbrile di questa moto, nel 1993 alla mostra scambio di Imola ne trovai una del 1974 ma era già più moderna, di colore rosso e non era quella che cercavo io, però l’acquistai lo stesso, per poi venderla poco dopo. Dopo 2 anni, sempre a Imola, ne vidi una originale, però alquanto malconcia ma era stata già venduta. Ho letto tutti gli annunci anche sulle riviste straniere, chiesto aiuto per la ricerca al grande Gianni Perrone e al notissimo esperto di moto da cross d’epoca dottor Gian Pio Ottone, ma niente da fare.
Una sera di pioggia leggo su un giornale di una vecchia HUSQVARNA che si vendeva a Posillipo e quindi mi precipito in loco con il mio fido amico di sempre Paolo Marino, ma si trattava di una vecchia 360 da enduro, quindi targata, però visto che il prezzo era allettante la presi pensando di appagare il mio desiderio, ma non era così. Poco dopo ho venduto anche questa. In seguito trovai un annuncio di un signore di Roma, che aveva una HUSQVARNA 125 mc in deposito dal suo meccanico e che era intenzionato a vendere, mi precipitai a Roma con il fido e pazientissimo Paolo e scoprii che il meccanico truffatore aveva venduto la moto a terzi, nascondendo il tutto al legittimo proprietario!! Altra delusione. Una sera del 2000 navigando su internet leggo un annuncio del sig. Lucio Zan di Mestre, il quale vende una HUSQVARNA 125 del 1973 nuova fondo di magazzino proveniente dagli USA!!! Mi precipito a telefonare e questi mi invia delle foto; la moto era proprio lei e nuovissima. Non dormii la notte, richiamai il signor Zan e ci accordammo per il prezzo, il giorno dopo acquistai i biglietti per recarmi in aereo a Venezia. La sera prima di partire lo richiamai per gli ultimi accordi, ma lui mi disse che non era più intenzionato a vendere la moto, perché era uscito il solito amico che lo sconsigliava!!! Figuratevi il mio scoramento, pure con i biglietti comprati!!
Dopo ben due anni e cioè nel 2002 rileggo lo stesso annuncio ed era sempre il signor Zan che mi dice finalmente di essere disposto a vendere la moto. Figuratevi, notte insonne, sudorazione alla Fantozzi, fibrillazione cardiaca e il giorno dopo raggiungo in aereo Venezia, ove incontrato il signor Zan vedo finalmente la moto, BELLISSIMA DA TOGLIERE IL FIATO, NUOVA DI ZECCA E LUCCICANTE. Ci mettiamo d’accordo per il prezzo (molto onesto debbo dire) e spediamo la moto con il corriere a Napoli. Preciso che in seguito io e Lucio Zan siamo diventati carissimi amici, anche perché un giorno incontratolo nel circuito di Misano Adriatico gli ho presentato il mio grande amico Giacomo Agostini e il povero Lucio, grande motociclista appassionato, per l’emozione stava per svenire!!!
Coronato il mio sogno, porto la mia HUSQVARNA nel garage, riproponendomi di portarla a qualche manifestazione di MOTO CROSS d’epoca, ma no è bellissima, troppo bella per essere usata, e allora… Nell’agosto del 2004, reduce da un romanticissimo viaggio a Venezia con la mia dolcissima moglie prendo la decisione… Aiutato da Gennaro il portiere e Ciro o secondino salgo la moto a casa, al terzo piano, dove tuttora troneggia nel salotto vicino alle coppe dell’epoca e qualche foto del motocross di allora. E mia moglie? Ha brontolato un po’, però si è subito rabbonita, forse ancora sotto l’effetto della romantica vacanza a Venezia e quindi… ne ho approfittato… Ogni sera quando leggo in salotto o guardo la TV il mio sguardo si posa su di lei e i miei ricordi vanno a quella domenica del 1973, quando la vidi la prima volta e rimasi senza fiato. Dopo circa 30 anni ho coronato la mia lunga storia d’amore motociclistica con la HUSQVARNA 125 MOTO CROSS COMPETIZIONE, ricordo di una mitica epoca che purtroppo non tornerà più, c’era una volta il CROSS!!
Comunque niente è impossibile, chi la dura la vince!!
ETTORE FREDA